Scoprire il Duende e il mistero del flamenco

Il più grande documentario fiammingo di tutti i tempi è del 1952

Il grande bailaor Antonio Ruiz Soler in una foto del film Duende y misterio del flamenco (Il folletto e il mistero del flamenco)

Ci piace quando arti diverse si fondono in grandi opere che non invecchiano mai. Oggi vi raccontiamo quello che è attualmente considerato il miglior film sul flamenco mai realizzato.

Su questo articolo vi abbiamo parlato della storia d'amore con il flamenco dell'acclamato regista spagnolo Carlos Saura, che ha utilizzato questo genere per creare la sua grande trilogia di film sul flamenco. Ma Saura non è stato l'unico regista spagnolo a catturare su celluloide la sua passione per il flamenco: Edgar Neville, artista e diplomatico nato a Madrid da padre inglese, da cui il cognome, ci ha lasciato un'altra opera d'arte mezzo secolo prima di lui.

Edgar Neville, uomo dai molti talenti e hobby, si è distinto come scrittore, drammaturgo e, soprattutto, come regista cinematografico: La vida de un hijo (La vita di un figlio) è uno dei suoi film più riusciti. E, tra tutto il suo repertorio, ci ha lasciato anche Duende y misterio del flamenco, un film di grande valore documentario e artistico in cui viene rappresentato un viaggio completo nella storia del flamenco della prima metà del XX secolo attraverso i diversi canti e balli.

 

Locandina di Duende y misterio del flamenco con i protagonisti del film, Pilar López e Antonio Ruiz Soler

 

Il film, della durata di 75 minuti, è un poema visivo di gusto squisito. Candidato alla Palma d'Oro al Festival Internazionale del Cinema di Cannes nel 1953, si avvale delle musiche di Enrique Granados e Antonio Soler Ramos e della partecipazione di artisti affermati come: Antonio Ruiz Soler e Pilar López e altri come Chano Lobato, Pastora Amaya, Manolo Vargas, Mariluz, Conchita Montes, Manuel Romero e l'attore Fernando Rey, in qualità di narratore.

 

Fotogramma del film che mostra Madrid negli anni '50.

 

Quando lo guarderete, non solo assisterete a un flamenco classico e autentico, ma vi delizierete anche della grande bellezza con cui sono stati immortalati i paesaggi andalusi in cui è stato girato: immagini di quasi 70 anni fa dei tetti di Cadice, di una barca sul fiume Guadalquivir, delle case di Granada e Sacromonte, di Vejer de la Frontera, di Cordoba, di El Puerto de Santa Maria... Il film include anche immagini di Madrid tra cui il Palazzo Reale, La Fuente de Cibeles con il suo tram, La Puerta de Atocha e vedute panoramiche della città dove appare il balletto di Pilar López.

Senza dubbio, la sua visione è un must per gli amanti dell'arte; attualmente è possibile trovare questo documentario qui.

Fine del film Duende y misterio del flamenco dove Antonio Ruiz Soler, davanti alla gola di Ronda, balla per la prima volta un "martinete".

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