Il cinema flamenco di Carlos Saura

Conoscete la storia d'amore per il flamenco dell'acclamato regista spagnolo?

Anche Carlos Saura ci ha deliziato con la sua fotografia.
Foto: Carmen, 1983 © Carlos Saura, VEGAP, 2021

Abbiamo recentemente salutato Carlos Saura, uno dei registi più rinomati, prolifici e innovativi del cinema spagnolo, il cui nome compare sotto il titolo dei film che hanno definito il cinema spagnolo del dopoguerra e che ci ha fatto sorridere con la sua perspicacia nello schivare la censura di Franco.

I film La Caza (1966), Peppermint Frappé (1967), La prima Angélica (1974), Cría Cuervos (1976) e ¡Ay, Carmela! (1990) vi ricorderanno qualcosa, ma... sapevate che, oltre alla sua attività di regista, Carlos Saura aveva una grande passione per il flamenco, che lo portò persino a cimentarsi come ballerino? E anche se alla fine non abbiamo avuto il piacere di vederlo su uno dei nostri tablaos di flamencoma per fortuna abbiamo potuto godere del suo talento e del suo amore per quest'arte. Saura stesso ha detto: "Ho persino fatto ripetere una scena, quando l'inquadratura era già buona, per il piacere di vedere un ballo di gruppo, affascinato da questo, l'ho fatto ripetere".

Godere del flamenco attraverso la sensibilità di un regista della statura di Carlos Saura e di una narrazione ed estetica cinematografica è un dono. Ne è un esempio il capolavoro Bodas de sangre (1981), un adattamento della tragedia di Federico García Lorca attraverso la musica, il canto e la danza (visitate la nostra flamencopedia per saperne di più sulla terminologia del flamenco). Si tratta di un documentario che ha rappresentato un nuovo modo di rappresentare il flamenco attraverso il cinema.

Bodas de Sangre, oltre a segnare l'inizio del periodo musicale del regista aragonese, è il primo film della sua trilogia flamenca, insieme a Carmen (1983) e El amor brujo (1986), tutti adattamenti letterari in cui il regista ha collaborato con il ballerino e coreografo Antonio Gades. E se con Carmen ha vinto tre medaglie del Círculo de Escritores Cinematográficos, tre nomination agli Oscar e un BAFTA per il miglior film straniero, con El amor Brujo ha vinto due Goya per la migliore fotografia e i migliori costumi.

La passione di Saura per la danza tradizionale spagnola è proseguita successivamente in altri titoli come Sevillanas (1992), Flamenco (1995) e Flamenco, flamenco (2010), in cui compaiono alcune delle figure più rappresentative di questa forma d'arte, come Camarón, Rocío Jurado, Paco de Lucía, José Mercé, Estrella Morente, Manolo Sanlúcar, Sara Baras e Carmen Linares, tra gli altri.

Prepariamo i popcorn?

Scena appassionata da Bodas de Sangre di Carlos Saura (1981)

Paco de Lucía in Carmen di Carlos Saura (1983)

Antonio Gades e Cristina Hoyos in El amor brujo di Carlos Saura (1986)

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